- 15 Marzo 2023
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- by Creatvi D.
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Segnali incoraggianti emergono dai risultati dell’Osservatorio Immagino GS1 Italy: il rapporto, che confronta oltre 130.000 prodotti della banca dati del Servizio Immagino a Giugno 2022 e i prodotti in vendita nella grande distribuzione rilevati da NielsenIQ, segnala un’importante crescita nell’utilizzo di etichette per le bioplastiche biodegradabili e compostabili.
Particolare interesse per Polycart suscita da un lato l’aumento del +32,9% in un anno del fatturato legato alla certificazione “OK-COMPOST”, arrivato ad oltre 184 milioni di Euro e 690 prodotti, e dall’altro l’utilizzo del marchio MaterBi, la versatile bioplastica di Novamont, che registra un altrettanto interessante +12,9% di sell-out e 202 prodotti, rivestendo dunque un ruolo trainante nel contesto degli accessori da tavola usa e getta, della carta igienica e della pasta di semola.
Da sempre Polycart, infatti si impegna a garantire la biodegradabilità e compostabilità dei suoi prodotti e a controllare che nessuno di essi abbia effetti fitotossici: è per questo ha dotato tutta la sua linea di produzione (shopper, film, pellicole e etichette adesive) della certificazione di biodegradabilità e compostabilità conforme alla norma UNI EN 13432.
Ulteriore conferma per questo impegno di Polycart sono i restanti dati emersi dall’Osservatorio dai quali si si evince che le vendite dei 1095 prodotti riportanti il claim “biodegradabile”, cresce del 15,8%, raggiungendo un giro d’affari pari a 222 milioni di Euro. A fare da traino sono sia una componente push (+25,7%) sia gli accessori da tavola usa e getta, prodotti per la lavastoviglie e solari. Crescita a due cifre anche per il claim “compostabile” (+10,7%), per un sell-out pari 261 milioni di Euro e un totale di 863 prodotti, grazie anche in questo caso al trend positivo legato all’utilizzo di accessori da tavola usa e getta e, nondimeno, alla pasta di semola e al generale aumento dell’offerta (+25,2).
Come contropartita risultano in calo i 416 prodotti che dichiarano in etichetta la “riduzione degli sprechi” (-3,8%) e i 2.382 prodotti dotati della certificazione “Sustainable cleaning” (-33,2% su base annua), entrambi legati al mondo dei prodotti del bucato.