Italia e Francia seguono l’orientamento taglia-shopper

Il recepimento della direttiva implica – fra i vari aspetti – anche ridurre progressivamente la commercializzazione di sacchi in plastica forniti come imballaggio primario per alimenti sfusi per passare al prodotto compostabile e, totalmente o parzialmente, biobased. Il Governo dovrà anche promuovere campagne di comunicazione atte a far prendere coscienza al pubblico del reale impatto delle plastiche tradizionali sull’ambiente “e liberarsi dall’idea ancora diffusa che la plastica sia un materiale innocuo e poco costoso, in questo modo favorendo il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dell’utilizzo di borse di plastica”. Anche in Francia viene approvata la legge che, a partire dal 1 gennaio 2017, vieterà la vendita di shopper di cui non sia comprovata la compostabilità e definito – con soglie progressive – il contenuto di fonti rinnovabili. La legge abbraccerà la quasi totalità degli imballaggi flessibili monouso ed include nel divieto le plastiche oxo-degradabili.